Generale Juan Bautista Arismendi
Nasce il 15 marzo 1775 a La Asunción, figlio del Capitano della milizia Miguel Arismendi e di Mariana Subero, da giovane si dedicò alla milizia e nel 1800 diviene capitano. Nel 1804 si sposa con Maria del Rosario Irala con la quale ha sette figli: Basilio, Ignacio e Miguel, Maria del Carmen, Manuela, María e María del Rosario. Nel 1810 il Consiglio provvisorio di Margarita lo promuove a Colonnello e nel 1812 fa parte dello squadrone che salpa da Cumana a Guyana. Nei primi mesi dell'anno 1813 la moglie muore, Arismendi torna a Margarita e dirige una rivolta contro il governo di Pascual Martinez; il quale viene fucilato. In seguito, si trasferisce a Caracas, dove riconosce Simon Bolivar come il Capo della Repubblica. Torna all’isola nel mese di aprile del 1814 e il 2 dicembre sposa Luisa Cáceres.
L'8 gennaio 1815, un triumvirato assume il governo politico dell'isola di Margarita, loro affidano al Colonnello Arismendi il comando di tutte le forze armate dell'isola. Nel mese di marzo, la spedizione spagnola guidata da Pablo Morillo arriva all'isola, grazie al sistema di amnistia proposto da Morillo si è evitato qualsiasi combattimento. Nel 1815, le truppe reali catturano Luisa Cáceres, con l’intento di fare pressione su suo marito, è qui che Arismendi dice: "dica al capo spagnolo che senza patria, non voglio una moglie".
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Tra il 1816 e il 1817 lotta senza posa per mantenere l'isola sotto la guida dei Patrioti e appoggia Bolivar quando arrivò a Margarita il 3 maggio 1816 con la sua flotta, il quale gli conferisce il titolo di comandante in capo. Arismendi appoggia la separazione di Venezuela della Grande Colombia nel 1830. Nel 1835 il Presidente della Repubblica José María Vargas lo nomina governatore ad interim di Caracas, presiede un seggio al congresso per la provincia di Margarita, dopo queste attività Arismendi abbandona la vita pubblica fino alla sua morte il 22 giugno 1841. Suoi resti sono custoditi nel Panteón Nacional.